Quando ero bambina i
regali li portava la Befana. Il 6 gennaio nel giorno in cui nei presepi si
aggiungevano le figure dei tre Re Magi, arrivava la vecchina con i doni per
tutti. Era una grande occasione anche perché era l’unica in tutto l’anno. Non
ricordo che i bambini ricevessero giocattoli e balocchi in ogni occasione. I desideri
si coltivavano per mesi in attesa di quella data fatidica. La mattina del 6
gennaio trovavo i regali a casa, poi nel pomeriggio era tradizione andare a
casa dei parenti dove arrivava una Befana in carne ed ossa con un sacco enorme
pieno di altri giocattoli. La festa durava tutto il giorno, ma la mattina dopo
si doveva abbandonare ogni cosa perché ricominciava la scuola con i suoi ritmi
e i suoi obblighi.
Ricordo che qualche
bambina della mia scuola riceveva i doni a Natale, ma erano poche. Mi sembrava
una grande ingiustizia perché loro potevano profittare di tutte le feste
natalizie per giocare mentre a me erano riservate solo poche ore. Non ricordo
di avere mai avuto bambole: non avrei saputo come giocarci. Il regalo più bello
che ho ricevuto? Una macchina rossa comandata a distanza che potevo guidare in
giro per casa. Una goduria! E’ l’unico giocattolo di cui ho memoria a distanza
di tanti decenni.
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