mercoledì 28 giugno 2017

I mestieri dimenticati delle donne



I muretti a secco che hanno reso fertili e note ovunque le Cinque Terre, in Liguria, strappando alla montagna lembi di terra preziosi, erano costruiti e conservati dalle donne. “Erano soprattutto le donne ad occuparsene, mentre i mariti lavoravano fuori, a La Spezia o in mare” ricorda un anziano del posto Anselmo Crovara.
Proprio grazie ai terrazzamenti, le Cinque Terre della Liguria sono diventate patrimonio Unesco venti anni fa. I muretti a secco hanno garantito per secoli la tenuta dei terreni con un lavoro umile, paziente, costante, ingegnoso e armonico che ha valorizzato costoni di collina, salvaguardando i paesini sottostanti e la splendida costa: Monterosso al Mare, Vernazza, Cornigia, Manarola, Riomaggiore devono molto della loro storia a questo lavoro umile e poco considerato. Tanto poco considerato che sempre meno persone si sono occupate dei terrazzamenti, tutte prese dal turismo e da attività meno faticose e più remunerative, fino a che la natura non ha fatto il suo corso e, abbandonata la manutenzione, i muretti hanno cominciato a cedere e le colline stanno scivolando a mare.
Nel 2011 il dissesto idrogeologico e le piogge insistenti hanno provocato danni ingenti a questi luoghi. Oggi è una giovane donna, Margherita Ermirio, architetta e artista, che dopo avere imparato l’arte del muretto a secco, ha cominciato ad insegnare a tutti le tecniche di una volta per salvaguardare questo lembo di terra.