domenica 6 dicembre 2015

Il lungo cammino delle donne nelle istituzioni




Il 4 dicembre 2015 alla Sapienza si è svolto un incontro di studio promosso dall’Università e dall’ADMI, Associazione donne magistrato italiane per avviare una riflessione sulle ragioni dei ritardi nei cambiamenti culturali che hanno reso difficile il cammino delle donne nelle istituzioni, ed in particolare nell'istituzione universitaria e in quella giudiziaria, partendo da un esame ricognitivo della presenza femminile nei luoghi delle scelte politiche ed organizzative, per verificare poi l'efficacia delle misure adottate in attuazione della normativa nazionale, primaria e secondaria, comunitaria ed internazionale in materia di parità.

L'incontro di studio ha analizzato la possibilità di sperimentare strumenti diversificati di intervento al fine di realizzare una effettiva uguaglianza di genere nelle istituzioni: in primo luogo il sistema delle quote, come misura diretta ad accelerare la realizzazione dell'obiettivo strategico dell' empowerment, ma anche come segnale di democrazia interna e al tempo stesso come fattore di cambiamento culturale e di sviluppo economico.

A tal fine appare utile proporre una riflessione sull'applicazione della legge n. 120 del 2011, che ha previsto una quota riservata al genere meno rappresentato negli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate. 

Il convegno si è concluso con una tavola rotonda sui possibili sviluppi e comunque sull'opportunità di un'espansione dell'ambito di applicazione del principio delle quote di genere. In particolare, stante la recente istituzione di una Commissione ministeriale incaricata di elaborare proposte per la riforma del C.S.M., i partecipanti hanno discusso sulla possibile introduzione delle quote di genere nel sistema elettorale dell'organo di governo della Magistratura.

Analoga riflessione è stata fatta per un riequilibrio della rappresentanza di genere negli organi di autogoverno delle università.





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