Il 1 febbraio è la giornata del velo,
il World Hijab Day. Secondo le aspettative di Nazma Khan emigrata in America
dal Bangladesh, dovrebbe servire a unire donne musulmane e non musulmane,
velate e non. La proposta viene reiterata per la terza volta dal 2013 per
combattere l’islamofobia: “una consapevolezza più profonda, per una migliore
comprensione, in un mondo di pace”.
Coprirsi il capo, condividendo per un giorno il simbolo identitario di
un altro mondo e di un’altra cultura. Io non credo che Nazma Khan sia
consapevole di quanto tempo, quante energie, quanto impegno siano stati
necessari alle donne dell’occidente laico per levarsi di dosso gli abiti lunghi
e accollati, i cappelli, i guanti: insomma tutto quanto serviva a nascondere le
fattezze femminili. Mia nonna mi raccontava che il nonno suo marito trovava
terribilmente eccitanti le caviglie (coperte da pesanti calze) che si
intravedevano nel momento in cui lei scendeva dalla carrozza. Stiamo parlando
degli anni della Belle Epoque!
Le signore in Italia, ancora negli anni
sessanta, portavano guanti e cappello e calze (estate e inverno); nessuna
contadina si sarebbe azzardata a lasciare a casa il fazzoletto con cui si
copriva la testa. A nessuna donna era consentito entrare in chiesa senza il
pesante velo nero di pizzo.
I capelli al vento, gambe e braccia
nude sono una conquista ancora relativamente recente per noi.
Abbiamo impiegato secoli in occidente
a toglierci i veli della nostra cultura. E ancora a volte ci sorprendiamo a
cercare riparo nei vecchi codici di comportamento per superare momenti di
imbarazzo e di disagio.
Molte di noi ricordano bene le
continue esortazioni alla modestia, alla purezza, alla sottomissione ad un
ordine di regole imposto alle donne dalla consuetudine e dalla religione.
Siamo proprio sicure che metterci il
velo sia la strada giusta? Il relativismo cui l’occidente sembra condannato ci
rende deboli ed esposte. Dovremmo chiedere che sia invece possibile, alle donne
che il velo lo devono portare, di levarlo se lo desiderano, magari per un
giorno.
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