Leggo con
soddisfazione che la Camera ha approvato in via definitiva la legge che
prescrive pari opportunità nelle liste delle elezioni regionali, con quote di
genere con un rapporto di 60 a 40%.
Adesso tutto torna alle Regioni che in
passato non hanno manifestato grande sensibilità al tema. In Calabria,
Basilicata, Abruzzo, Sardegna le donne nei Consigli regionali sono veramente
poche. Facendo una media nazionale si arriva ad uno scarso 17%. Adesso tutte le
regioni dovrebbero introdurre la doppia preferenza di genere.
Sono anni
che un gruppo di magistrate e avvocate insieme alle associazioni femminili
cercano di ottenere questo risultato. Negli anni scorsi ho cercato di
interessare all'argomento anche la mia associazione, ma ho incontrato
perplessità e timori di un coinvolgimento diverso da quello che io suggerivo.
La cosa non mi ha stupito perché io stessa “non sono nata imparata” e ho
impiegato lunghi anni a capire e condividere il lavoro delle donne per le
donne.
Alle
presidenti dei club delle regioni interessate chiedevo solo di condividere una
campagna di informazione corretta e completa sugli squilibri di genere nei
Consigli regionali.
Spero di averle almeno indotte a scoprire l’argomento.
(immagine tratta da http://www.italymap.it/italy-map-regioni-italia/regioni-italia.html )
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