giovedì 19 novembre 2015

Rosa Shocking 2. Violenza e stereotipi di genere: generazioni a confronto e prevenzione



Nella Biblioteca del Senato, a Roma, il 17 novembre 2015 è stato presentato il report Rosa Shocking 2. Violenza e stereotipi di genere: generazioni a confronto e prevenzione, ricerca realizzata dalla Ong We World che si occupa di garantire i diritti dei bambini e delle donne più vulnerabili.

Nel sondaggio presentato da Nando Pagnoncelli e Chiara Berardi (Ipsos), colpisce l’aumento delle risposte dei giovani che dichiarano che quello che accade in una coppia non deve interessare gli altri e che gli episodi di violenza vanno affrontati all’interno delle mura domestiche (32%). Non solo, l’aspetto istintivo legato alla violenza e il raptus momentaneo è per il 25% (uno su quattro) giustificato e legittimato dal ‘troppo amore’ oppure dal fatto che la donna sa esasperare gli uomini o ancora dall’abbigliamento troppo provocante. Insomma sarebbero le donne le responsabili della violenza che subiscono. Questo è quello che pensano molti ragazzi tra i 18 e i 29 anni ancora legati a stereotipi di genere che non si riesce ad eliminare.

Valeria Fedeli, vice presidente del Senato, ha ripetuto ancora una volta che non si tratta di emergenza, ma di un fenomeno strutturale da combattere e si è impegnata a far conoscere a tutti i parlamentari i risultati di questa ampia e approfondita ricerca. Ha ripetuto che è necessario fare informazione e educazione al rispetto delle diversità a partire dalla scuola. Ha ricordato il comma 16 dell’art. 1 della legge “la buona scuola” 


Art. 1 comma 16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle  scuole  di  ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la  prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni,  al  fine  di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti  e  i  genitori […]
(D.L. “La buona scuola”, convertito nella legge n. 107 del 13 luglio 2015  ed entrato in vigore il 16 luglio). 


E’ questa la linea che il Soroptimist ha avviato due anni prima della legge, firmando un protocollo d’intesa con il Miur per la formazione dei docenti per

"Promuovere l'avanzamento della condizione femminile e prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione di genere mediante un corretto percorso formativo in ambito scolastico"

I corsi si sono svolti in tutta Italia e sono disponibili sulla piattaforma Moodle a contenuti formativi interattivi, fruibile, attraverso particolari codici di accesso, dai docenti e dalle soroptimiste partecipanti ai percorsi in presenza. Gli incontri in presenza sono stati integralmente registrati e caricati sulla piattaforma unitamente ai materiali didattici forniti dagli esperti.

I risultati della ricerca fatta su Google hanno evidenziato l’impatto dell’App S.H.A.W. realizzata dal Soroptimist contro la violenza alle donne.

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