Nella Biblioteca del Senato, a Roma, il 17 novembre 2015 è stato
presentato il report Rosa Shocking 2.
Violenza e stereotipi di genere: generazioni a confronto e prevenzione,
ricerca realizzata dalla Ong We World che si occupa di garantire i diritti dei
bambini e delle donne più vulnerabili.
Nel sondaggio presentato da Nando Pagnoncelli e Chiara
Berardi (Ipsos), colpisce l’aumento delle risposte dei giovani che dichiarano
che quello che accade in una coppia non deve interessare gli altri e che gli
episodi di violenza vanno affrontati all’interno delle mura domestiche (32%).
Non solo, l’aspetto istintivo legato alla violenza e il raptus momentaneo è per
il 25% (uno su quattro) giustificato e legittimato dal ‘troppo amore’ oppure
dal fatto che la donna sa esasperare gli uomini o ancora dall’abbigliamento
troppo provocante. Insomma sarebbero le donne le responsabili della violenza
che subiscono. Questo è quello che pensano molti ragazzi tra i 18 e i 29 anni
ancora legati a stereotipi di genere che non si riesce ad eliminare.
Valeria
Fedeli, vice presidente del Senato, ha ripetuto ancora una volta che non si
tratta di emergenza, ma di un fenomeno strutturale da combattere e si è
impegnata a far conoscere a tutti i parlamentari i risultati di questa ampia e
approfondita ricerca. Ha ripetuto che è necessario fare informazione e
educazione al rispetto delle diversità a partire dalla scuola. Ha ricordato il
comma 16 dell’art. 1 della legge “la buona scuola”
Art.
1 comma 16. Il piano triennale
dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo
nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi,
la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni,
al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i
docenti e i genitori […]
(D.L. “La buona scuola”, convertito nella legge
n. 107 del 13 luglio 2015 ed entrato in vigore il 16 luglio).
E’ questa la
linea che il Soroptimist ha avviato due anni prima della legge, firmando un
protocollo d’intesa con il Miur per la formazione dei docenti per
"Promuovere l'avanzamento della condizione femminile
e prevenire e contrastare la violenza e la discriminazione
di genere mediante un corretto percorso formativo in ambito scolastico"
I corsi si
sono svolti in tutta Italia e sono disponibili sulla piattaforma Moodle a contenuti formativi interattivi, fruibile, attraverso
particolari codici di accesso, dai docenti e dalle soroptimiste partecipanti ai
percorsi in presenza. Gli incontri in presenza sono stati integralmente
registrati e caricati sulla piattaforma unitamente ai materiali didattici
forniti dagli esperti.
I risultati della ricerca fatta su
Google hanno evidenziato l’impatto dell’App S.H.A.W. realizzata dal Soroptimist contro la
violenza alle donne.